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Storie di Primavera

Foto Leonardo Bartolini
Foto Leonardo Bartolini

“Come nelle favole” è il titolo di una canzone di Vasco Rossi, ma potrebbe essere benissimo l'inizio di una parafrasi di un libro di fiabe che, si sa, ha sempre un lieto fine. La fiaba questa volta non è un racconto per bambini, bensì la storia dell'Empoli Primavera, che ieri ha scritto il finale più bello nella cornice dello Stadio Ricci. Una favola che merita di essere raccontata e descritta come trionfo di ragazzi che sono riusciti in un'impresa quasi, come quella di Davide contro Golia.

La finale di ieri ci ha regalato mille emozioni, forse non esaltante dal punto di vista tattico, ma sicuramente ricca di gol, errori e la voglia di tanti ragazzi di voler entrare nella storia. Si perché ieri si poteva entrare nella storia da una parte e dall'altra: l'Atalanta era alla ricerca del terzo scudetto consecutivo, mentre l'Empoli di un successo atteso 22 anni dall'ultima volta. Era il 98/99 quando i Toscani vinsero il suo primo e unico campionato Primavera, e proprio contro i Bergamaschi. Corsi e ricorsi storici che fanno parte di quel libro iniziato tantissimi anni fa e portato a termine nella serata di ieri. Un libro ricco di interpreti, si potrebbe parlare di ogni singolo ragazzo, ma sarebbe superfluo, i protagonisti li conoscete o avete imparato a conoscerli nel corso della stagione, ma sicuramente il condottiero è stato Antonio Buscè assieme al suo vice Spanò e al suo staff. Due poli opposti, ma che insieme hanno saputo dare carattere, gioco e identità agli azzurri, che in campo hanno incarnato proprio questo spirito battagliero del proprio allenatore. Una stagione particolare dove l'Empoli era partito decisamente male, ma il duro lavoro ha ripagato, proprio all'ultima giornata della regular season, i Toscani che battendo la SPAL hanno raggiunto le Fasi Finali. 

Una rivelazione, quasi una sorpresa e per tanti forse una cenerentola, giusto per rimanere in tema fiabesco, l'Empoli in questa Fase Finale. Il playoff ha regalato, però, consapevolezza alla squadra battendo la più quotata Juventus, ma è la semifinale dove probabilmente l'Empoli ha avuto la certezza di poter portare a casa un Trofeo che mancava da tanti, troppi, anni. Al 120', dopo una partita pazzesca giocata alla pari con l'Inter, Manfredi servito da Bozhanaj manda in estasi il pubblico azzurro presente e con esso una società e città intera. Sognare non costa nulla, anzi, e nella sfida contro l'Atalanta di ieri si è proprio vista questa voglia di salire sul gradino più alto, di raggiungere un sogno, per alcuni di loro era l'ultima possibilità di vincere qualcosa a livello giovanile, ma per tanti altri è sicuramente un punto di partenza di una carriera che li può far volare in alto. Triplice fischio, dopo un pirotecnico 3-5, è tempo di festeggiare per l'Empoli un trionfo storico e un tricolore che, come detto, mancava da 22 anni. La cenerentola Empoli, ormai ci piace definirla così, ha saputo sovvertire i pronostici grazie alle prodezze dei suoi ragazzi, una storia, anzi, pardon, un favola che meritava di essere raccontata. Baldanzi e Buscè probabilmente saranno la copertina, mentre l'intera rosa e società le pagine di un libro che ha scritto, ieri in quel di Sassuolo, il suo lieto fine. 

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