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Nel corso di una lunga intervista concessa a Piazzalevante.it, Matteo Matteazzi, direttore generale della Virtus Entella, ha parlato anche di settori giovanili. Il dirigente dei liguri, parlando di calcio sostenibile, ha lanciato una proposta per la crescita dei giovani talenti. 

"La sostenibilità passa anche dalla cura del proprio settore giovanile. Saremmo favorevoli, molto favorevoli alla obbligatorietà della presenza in rosa di ragazzi del proprio settore giovanile, come avviene già in parte in Serie A da questa stagione. Avere in campo dei ragazzi nati e cresciuti con il club dà anche una valenza morale oltre a servire all’abbattimento di costi. Rafforzerebbe lo spirito identitario del gruppo. Noi scegliamo i giocatori con cura. E ci siamo autoimposti la “quota obbligatoria”. Il riuscire a imporre come professionisti ragazzi che hanno compiuto da noi l’intera trafila delle giovanili è motivo di orgoglio. Ci riusciamo ogni anno, da diversi anni. Il che ci suggerisce che possano farlo anche gli altri. Ecco il perché dell’obbligatorietà: avere giocatori che abbiano fatto un percorso di almeno quattro o cinque anni nel settore giovanile implica che siano quasi per forza di nazionalità italiana perché risulta quasi impossibile andare a prendere degli stranieri così giovani”.

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