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Foto: MARCO ROSI

AMARCORD SCUDETTO, LO SCUDETTO PRIMAVERA DEL 2013

La Lazio è una realtà che si è ben espressa nel Primavera 1, un girone zeppo di squadre organizzate e di blasone. La compagine di Menichini da neopromossa ha messo in mostra i propri ragazzi e prima dello stop per coronavirus, occupava l'undicesimo posto con alcune partite da recuperare. Tanti giovani come accennato, si sono messi in evidenza. Raul Moro, esterno d'attacco classe 2002 è uno di questi. Un talento spagnolo che il ds biancoceleste Igli Tare non si è fatto sfuggire e che ha fatto suo nell'ultimo giorno di mercato estivo. Un ragazzo che per via del transfer ha dovuto aspettare quasi fine novembre, ma che in allenamento incantava ed incuriosiva tutti, compreso il tecnico della prima squadra Simone Inzaghi. Il 23 novembre ecco l'esordio anche se poco fortunato contro la Roma. Moro al 15' della prima frazione è infatti costretto ad abbandonare il campo per infortunio. Una settimana dopo, lo spagnolo parte titolare contro il Torino, ma di nuovo deve lasciare il gioco per un problema seppur di poco conto. Poi però incomincia il suo vero e proprio campionato, con nove incontri completi, conditi da un gol e tre assist. Peccato lo stop, perchè la Lazio attraversava un buon momento e anche il “futbolista” iberico era in gran forma.

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SPAGNOLO DOC- Raul Moro Prescol nasce il 5 dicembre 2002 ad Abrera, una cittadina non molto distante da Barcellona. A quattro anni inizia la sua avventura calcistica e il suo percorso passa per diverse società: Igualada, Gimnastic Manresa, Espanyol e Barcellona. Oggi è alla Lazio con il sogno di esordire nel campionato italiano. A Roma si è ambientato alla svelta grazie agli spagnoli della prima squadra Luis Alberto, Patrick e Jony e pure all'olandese Adekanye, con il quale condivide lo stesso procuratore. Fa parte della nazionale under 18 spagnola ma in passato è stato convocato anche in under 17. I suo modelli di riferimento sono Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo, mentre tra i suoi hobby preferiti c'è il golf.

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CARATTERISTICHE TECNICHE- E' cresciuto a pane e Tiki Taka, filosofia tipicamente blaugrana e infatti ha impiegato un po' di tempo per assimilare un calcio notoriamente diverso da quello iberico. Detto questo, si può affermare che è un esterno d'attacco già ben strutturato, molto veloce ed abile a puntare e saltare l'uomo. Il suo punto di forza è proprio l'uno contro uno. Non è solo un dispensatore di assist, ma si fa trovare pronto pure sotto porta. Se lasciato giocare può diventare letale per ogni difesa.

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