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Storie di Primavera

Foto: Martina Cutrona

 

La trafila nelle giovanili della squadra del suo cuore, la Roma. Il sogno di debuttare in Serie A con la maglia giallorossa. Ora l’avventura con il Torino, diventato, la scorsa estate, la sua nuova casa. Corre veloce Jean Freddi Pascal Greco, in campo e nella vita: dalla scorsa estate, ha messo la sua grinta e il suo temperamento a disposizione della Primavera granata, con l’obiettivo di coronare quanto prima il proprio sogno.

Nato a Andohatapenaka (sobborgo di Antananarivo, la capitale del Madagascar) il 12 febbraio del 2001, Greco è in Italia dall’11 settembre 2004. Merito dell’amore e della perseveranza dei suoi genitori adottivi, Lorenzo e Nadia, che l’hanno portato a Roma assieme al fratello maggiore Josè, il quale ha invece intrapreso la strada dell’atletica e oggi è mezzofondista per le Fiamme Gialle. Dopo aver cominciato con la Totti Soccer School ed essere passato poi alla Lodigiani, Freddi ha militato per nove anni nelle fila della Roma, vincendo la Supercoppa Italiana Under 17 nel 2018 e arrivando fino alla Primavera di Alberto De Rossi. Nel frattempo, veste anche la maglia azzurra, raccogliendo in totale 42 presenze (con un gol) tra Under 17 e Under 19.

Nel giugno del 2019, il suo percorso calcistico conosce la prima vera svolta: nell’ambito dell’operazione che permette a Gianluca Petrachi di diventare il nuovo direttore sportivo del club capitolino, dopo un lungo braccio di ferro tra Roma e Torino, Greco passa in granata assieme a Flavio Bucri. Una sorta di “indennizzo di campo” riconosciuto da James Pallotta a Urbano Cairo, con la Roma che mantiene però un diritto al 30% su un’eventuale futura rivendita del giovane di origini malgasce.

Fin da subito, Greco si impone come punto di riferimento del centrocampo di mister Sesia. 19 partite giocate su 20 stagionali (ha saltato, per infortunio, solo la sfida contro la Fiorentina), di cui 16 da titolare. Apparizioni impreziosite da un gol “illustre”, realizzato nel derby contro la Juventus: un piattone destro di puro opportunismo che è valso il definitivo 1-1 sul campo dei bianconeri. Ma proprio questo gesto tecnico non rende al meglio l’idea delle peculiarità tecnico-tattiche di Jean Freddi Greco: il numero 10 granata si è infatti rivelato come un centrocampista dai piedi buoni e dalla grande forza fisica. Un ottimo controllo di palla, visione di gioco, l’abilità nel trovare il compagno dalla parte opposta del campo con precisi lanci lunghi, ma anche una prorompente progressione palla al piede, una grande capacità di recupero palla e di inserimento. Un giocatore completo, dunque, in grado di coniugare perfettamente qualità e quantità. Non a caso, ha sempre dichiarato di ispirarsi a Daniele De Rossi.

Mancino naturale, Freddi dà il meglio di sé nella posizione di centrocampista centrale puro, anche se nel corso della sua carriera ha giocato pure terzino, esterno e mezz’ala sinistra, mostrando una duttilità per cui veniva spesso paragonato ad Alessandro Florenzi. Anche nei frangenti in cui si trova decentrato sul lato sinistro del campo, riesce infatti a rendersi utile, mettendo in mezzo palloni interessanti grazie al suo piede educato. Se riuscisse a migliorare alcune scelte negli ultimi metri di campo, mostrando maggior lucidità e potendo dunque aumentare la propria capacità realizzativa, Jean Freddi Greco potrebbe aggiungere un ulteriore step e accelerare ancor di più il proprio percorso di crescita.

Un ragazzo con un sogno ben preciso in testa (quello dell’esordio in Serie A) e con l’ambizione giusta per poterlo realizzare. E poi la maglia azzurra della Nazionale, la maglia di un Paese a cui Jean Freddi Pascal Greco si è affezionato, che sente suo e non vuole assolutamente lasciare.

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