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Storie di Primavera

Filippo Boniperti. Un cognome, una garanzia, si potrebbe dire in questi casi. Non è proprio così in questa occasione: proprio il peso di quel cognome ha frenato le ambizioni di un giocatore che sembrava avere tutte le carte in regola per esplodere tra i grandi di questo sport. La storia di Boniperti sembrava già essere scritta quando ancora non era incominciata ma, tra un prestito e l’altro, questo calciatore non è mai riuscito a mostrare il suo reale valore.

Nato a Torino il 27 settembre del 1991 e cresciuto sin da bambino nelle giovanili della Juventus, a partire dalla stagione 2008/09 indossa la maglia della Primavera bianconera: nei tre anni in Under 19 il giovane Boniperti ha messo a segno 9 gol in 52 presenze totali tra Campionato Primavera, Coppa Italia Primavera e Torneo di Viareggio. All’età di 19 anni arriva finalmente il momento del suo debutto tra i professionisti con la maglia della Juventus. Era il 16 dicembre del 2010 quando il nipote del presidente onorario del club bianconero Giampiero esordisce nel match casalingo di Europa League contro il Manchester City: al 67’ di gioco, l’allora tecnico Luigi Delneri decide di farlo subentrare a Traore. Una ventina di minuti importanti per spiccare il volo tra i grandi. Un volo che, come vedremo, lo porterà però nella direzione opposta. Qualche mese più tardi, il 22 maggio del 2011, arriva per lui il debutto anche nella massima serie italiana: l’attaccante subentra all’inizio del secondo tempo a Simone Pepe in occasione dell’ultimo match di quella stagione. Non convincerà pienamente anche in quell’occasione, tanto che la Juventus si rassegnerà nell’estate del 2011 a prestarlo all’Ascoli per l’intera stagione 2011/12, nella speranza di farlo maturare grazie a un minutaggio sicuramente superiore a quello che avrebbe avuto restando a Torino. In Serie B saranno soltanto 8 le volte in cui scenderà in campo, giocando solamente 190 minuti in stagione. A gennaio si trasferisce in prestito al Carpi: le 17 presenze e il gol realizzato in Serie C sono sufficienti a farlo ritornare in Serie B, ma con la maglia dell’Empoli nella stagione 2012/13 sarà sempre lontano dal terreno di gioco. Tornato alla base dopo tre prestiti tutt’altro che esaltanti, la Juventus fa capire a Filippo che non ha al momento alcuna possibilità di provare a mettere piede in prima squadra. Il 31 gennaio 2013, l’ex attaccante della Primavera bianconera lascerà la Juventus a titolo definitivo per accasarsi al Parma, al termine di uno scambio con i ducali che prevede per il portiere Alberto Gallinetta il percorso inverso. Nella stagione 2012/13 raccoglierà solo 6 minuti in due presenze in Serie A con la maglia del Parma. Inevitabile pertanto un nuovo prestito nella stagione successiva al Crotone prima, che tra campionato di Serie B e Coppa Italia gli concederà 7 presenze fino a gennaio, e al Gorica poi, con cui scenderà sul terreno di gioco in 16 occasioni trovando 4 gol e 1 assist con la maglia del club sloveno. Quando sembrava aver trovato una propria dimensione, sebbene in un club non di primissima fascia, per lui si aprono le porte per un nuovo prestito. Nella stagione 2014/15 giocherà infatti in Serie C con la maglia del Mantova: nella sua nuova esperienza italiana avrà modo di totalizzare 26 presenze, mettere a segno 3 gol e confezionare 4 assist. Un buon bottino, che attira immediatamente gli occhi dell’Alessandria: proprio il club piemontese, dopo averlo visionato a lungo in quella stagione, decide nell’estate del 2015 di prelevarlo a titolo definitivo dal Parma, sperando grazie alle sue giocate di continuare a vincere e a inseguire un sogno chiamato Serie B. Nella sua breve parentesi di un anno con la maglia dei Grigi, Boniperti ottiene 17 presenze totali, condite da 2 gol e 2 assist. Nelle stagioni 2016/17 e 2017/18 sarà prima il Mantova e poi il Cuneo a concedergli un’ultima opportunità, ma le poche presenze da un lato e le mediocri prestazioni dall’altro hanno fatto sì che entrambe le società lo scaricassero dopo appena una stagione.

Oggi Filippo Boniperti, nipote del presidente onorario della Juventus, è svincolato e in cerca di una nuova squadra: l’ex attaccante della Primavera bianconera, all’età di 29 anni aspetta una chiamata per ripartire e provare a rilanciarsi negli ultimi anni di una carriera sicuramente non all’altezza delle aspettative iniziali.

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