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No dai, già 2007?", è questo che hanno esclamato un po' tutti la prima volta che abbiamo letto il nome di David Pejicic nella distinta delle gare dell'Udinese Primavera di Jani Sturm in questa stagione. Certo, il giovane centrocampista sloveno dovrebbe giocare con la U16 friulana e non con la U19, ma per quanto fa vedere in campo a 15 anni contro giocatori del 2004 o 2003 si può davvero pensare che la carta di identità menta. 

Pafundi sembra già un veterano

14 giugno 2007 e 14 marzo 2006. Hanno esattamente un anno e tre mesi di differenza David Pejicic e Simone Pafundi, ma raccontano la stessa storia: l'Udinese crea i calciatori in casa, li fa crescere fin da ragazzini e non ha paura a lanciarli anche 15enni in Primavera, tre o addirittura quattro anni sotto età. Pejicic esordisce in Primavera 1 in questa stagione alla 1^ giornata, nel match interno contro la Fiorentina, dopo un pre-campionato passato in ritiro con la formazione di Jani Sturm. Il suo connazionale in panchina capisce le potenzialità del ragazzino e gli fa giocare un tempo in un'amichevole giocata il 30 luglio scorso contro il Città di Paese, società di promozione della provincia di Treviso. Entra nel secondo tempo e sciorina qualche movenza da piccolo predestinato, tocchi di suola per dribblare l'avversario e un gol in scavetto dopo aver saltato un avversario. Dopo aver fissato per qualche secondo la distinta, l'esclamazione è la stessa della prima riga.

“Uno dei nostri”

Nelle prime 9 gare, Pejicic ha giocato 3 volte da titolare, subentrando in 5 di queste. Il Primavera 1 sembra già la sua casa, non ha mai paura di ricevere la palla, gioca il pallone con una rapidità di gambe superiore rispetto a quello che dice la carta di identità e, soprattutto, osa. Va a contrasto senza aver la paura di uscirci malconcio, verticalizza spesso se ne ha l'occasione e non butta via la sfera con l'uomo addosso. Sturm utilizza il suo gioiellino da mezzala sinistra del suo 3-5-2, così David ha la licenza di rientrare sul suo piede o spostarsi la palla sul sinistro per dialogare sull'esterno: in un ruolo cruciale, dove si vince la partita sull'intensità, non sfigura mai. Già vederlo giocare alla parti stupisce, già avere la sensazione che possa essere un elemento significativo per una squadra di Primavera 1 da 2007 sorprende, ma ha dimostrato realmente di poterci stare. Niente paragoni e niente voli pindarici, solo calcio e umiltà in pieno stile Udinese, che si coccola il suo gioiello lontano da occhi indiscreti. Pejicic sta sfondando a livello internazionale con la selezione U17 della sua nazionale, dove gioca comunque un anno sotto età: 90' in campo in entrambe le amichevoli contro la Croazia dell'ultima sosta di settembre, la prima persa 2-0 e la seconda pareggiata 2-2

I gol arriveranno

A livello tattico ci si può aspettare un'evoluzione da giocatore offensivo: al suo primo anno in U15 con i friulani, ormai due anni fa, ha realizzato 7 gol in 11 presenze. E' un centrocampista avanzato, potenzialmente superiore alla media per livello fisico, in grado di poter offrire conclusioni e rifiniture alle punte. Fantasticando lo si può mettere da esterno sinistro d'attacco nella lavagnetta tattica, sottolineando come il suo tocco di palla leggero e ingannevole possa creare scompiglio al diretto marcatore. Non è un caso, però, che i più giovani abbiano le maggiori chance all'Udinese: David Pejicic è l'eccezione che conferma la regola, un altro baby talento nel serbatoio friulano che sta passando inosservato anche in Primavera 1.

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