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Storie di Primavera

Una squadra giovane, che parte da lontano. Un progetto che strizza l'occhio al bilancio, un ciclo che potrebbe portare nei prossimi anni la Pro Vercelli a puntare dritto con una base solida al ritorno in Serie B. La scorsa estate il cambio di rotta. Sulla panchina arriva Alberto Gilardino, che soli pochi mesi prima aveva deciso di appendere gli scarpini al chiodo e di accettare la panchina del Rezzato, prima di accettare la chiamata della squadra dei piemontesi per la sua prima esperienza nei professionisti.

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La Pro Vercelli cambia anche filosofia sul mercato. Costruisce un asse portante di esperienza costituita da Masi e Auriletto in difesa, Schiavon, Rosso, Emmanuello e Varas Marcillo (portato da Gilardino, che lo ha avuto a Rezzato) a centrocampo mentre l'attacco è composto da Comi, Rolando e Petrovic arrivato in prestito dalla Virtus Entella.

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Poi spazio ai talenti cresciuti nel proprio vivaio. In porta torna il giovane classe 2000 Saro, cresciuto nel vivaio della Pro e tornato in maglia bianca dopo le esperienze con Juventus ed Empoli, in difesa ci sono De Marino (2000) e il giovanissimo Carosso, difensore classe 2002, uno dei nomi più caldi sul fronte mercato della prossima finestra. La fascia destra ha un solo padrone, Iezzi (1999), a centrocampo il "Gila" può contare sui vari Erradi (2001), Bani (1999), Volpato (2001), Raoul Mal (2000), Volpatto (2001) e Della Morte (1999). Tanti di questi ragazzi hanno fatto parte della squadra Primavera 2 che sfiorò i play-off nella stagione 2017/18, prima della retrocessione della prima squadra in Serie C. Un reparto completato dal 1999 Sangiorgi che, purtroppo, ha subito la rottura del crociato ad inizio stagione e non ha potuto dare il suo contributo. Completa la "banda bianca" Ciceri, talento classe 2000. La rosa è completata da due talenti, entrambi nel 1999, rimasti senza squadra al termine della scorsa stagione. Luca Merio, centrocampista cresciuto nella Juventus e l'attaccante 1999, ex Sassuolo, Alessandro Romairone. C'è anche il giovane Sportelli, giovane molto promettente in prestito dal Torino.

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Alberto Gilardino si trova ai nastri di partenza uno delle squadre con la media età più bassa e inizia con il freno a mano tirato, come è giusto che sia. Ma con il passare delle giornate la squadra si toglie di dosso l'emozione dei giovani, cresce alla distanza. Gilardino riesce a trovare la giusta armonia, nel suo 3-5-2 inserisce i giovani intorno all'asse di esperienza e corre verso la salvezza. Rinnova passo dopo passo la fiducia ai propri giovani, lo conferma anche la speciale classifica che riguarda i contributi per il minutaggio dei giovani calciatori. La Pro comanda il girone A, nelle casse del presidente Secondo dopo 14 giornate erano entrate poco più di 275 mila euro. Nel complessivo è dietro solo alla Cavese di mister Campilongo. 

Qualche passo falso, come è normale che sia per una squadra composta principalmente da giovani alla prima stagione assoluta tra i professionisti. Ma prima dello stop dei campionati la salvezza era molto vicina con la zona play-out distante 5 punti ed i play-off a portata di mano. E può guardare alla ripresa dei campionati con un un pizzico di ottimismo. Una squadra partita da lontano e che può puntare passo dopo passo al ritorno in cadetteria.

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