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Storie di Primavera

Foto di Martina Cutrona

Una delle iniziative promosse dalle squadre di Serie A, che sicuramente sta promuovendo lo sviluppo e la crescita del proprio settore giovanile, è stata portata avanti nel corso della stagione attuale dalla Juventus; anche grazie all'ingente disponibilità economica del club torinese, la società di Agnelli è stata la prima in Italia a iscrivere una propria squadra "satellite" in Serie C, con il nome di Juventus Under 23. In questo modo, a numerosi prodotti del vivaio bianconero viene data la possibilità di misurarsi contro avversari professionisti ed esperti, garantendo talvolta una spola fra questa rosa e la squadra Primavera.

Si tratta del caso di Nicolò Fagioli, centrocampista offensivo della Juventus che, fino allo stop causato dal coronavirus, si stava dividendo con successo fra la squadra Primavera e la rosa Under 23 della Juve, oltretutto con alcuni allenamenti e presenze in prima squadra a testimoniare la sua crescita esponenziale.

L'avventura calcistica del ragazzo piacentino inizia all'età di 5 anni, quando entra a far parte della Libertaspes, squadra in cui giocava suo fratello maggiore e, nonostante sia il più piccolo, riesce a divertirsi e ad approcciare il calcio con serenità e divertimento. All'età di 7 anni la sua abilità tecnica molto precoce gli garantisce l'interesse degli osservatori della maggior squadra professionistica della città e per questo viene tesserato come membro delle giovanili del Piacenza.

Rimane in biancorosso fino al 2011, per poi trasferirsi alla Cremonese all'età di 10 anni e ritrovarsi per la prima volta lontano da casa. Questo fa presagire in lui e nella sua famiglia un futuro da giocatore professionista, chiamato a spostarsi di squadra e città per condurre la propria carriera, ma nonostante possa non essere facile continua il suo percorso con fierezza e professionalità senza farsi destabilizzare. Nelle giovanili di Cremona, Fagioli fa parte di una squadra abbastanza forte che riesce a dar filo da torcere ad alcune delle maggiori società italiane, come Milan o Atalanta, ma arrivano anche alcune batoste, che contribuiscono alla crescita del giocatore; qui si delinea il profilo del trequartista, abile nell'uno contro uno, dotato tecnicamente e capace di prendersi sulle spalle il gruppo nei momenti di difficoltà all'interno di una partita.

La svolta più consistente arriva nel 2015, quando la Juventus, stregata dalle sue caratteristiche, acquista il fantasista e per lui il modo di vivere il calcio cambia completamente. All'interno di una società blasonata come quella dei bianconeri, il ragazzo è trattato con tutte le cure e le accortezze, viene allenato su singoli aspetti da preparatori specifici e ha la possibilità di sfruttare vasti spazi del centro sportivo torinese, cosa che gli permette di migliorare rapidamente, prendere consapevolezza della sua abilità e della sua forza, facendo passi da gigante nella scalata delle gerarchie alla Juve.

La prima esperienza in Primavera, infatti, arriva nel 2017, quando Fagioli ha solo 16 anni, grazie all'allenatore Alessandro Dal Canto che lo impiega dal primo minuto in alcune partite importanti come quella di Youth League contro il Barcellona e ciò permette al fantasista di farsi le ossa contro avversari più grandi e di acquisire visibilità a livello internazionale. In questi anni, infatti, viene convocato per l'Italia Under 17 e Under 19 e prende parte ad alcune grandi competizioni come gli Europei Under 17 del 2018: qui Fagioli disputa uno straordinario torneo, conducendo gli azzurrini fino alla finale persa ai rigori contro l'Olanda, in cui però si rende protagonista confezionando due assist.

Dalla stagione seguente viene preso in maggior considerazione anche dalla sua stessa squadra, che lo conferma come elemento stabile della Primavera e dal 2018 lo integra nella già citata rosa Under 23 che avrebbe preso parte al campionato di Serie C 2018/19. Giocare contro professionisti dà a Fagioli e ai suoi compagni la possibilità di misurarsi con avversari più esperti, anche se nei tornei giovanili la qualità è più alta; sicuramente, prima con mister Baldini, poi con Zauli, il fantasista piacentino cresce in maniera esponenziale dividendosi fra due squadre e grazie anche alle apparizioni con la prima squadra. Oltre ad allenamenti con campioni come Ronaldo, Higuain, Chiellini e numerosi altri, Fagioli prende parte alla gara di International Champions League vinta per 2-0 contro il Bayern Monaco, esperienza grandiosa che gli dà l'opportunità di misurarsi contro calciatori del calibro di Robben, Ribery, Alaba e Renato Sanches.

La carriera di questo ragazzo sta procedendo sicuramente in maniera ottima, con una serie di eventi che hanno contribuito a renderlo popolare a livello giovanile e che, soprattutto, lo stanno facendo crescere a livello umano e tecnico. L'emergenza sanitaria ha fermato una stagione molto positiva per lui e per la sua squadra Primavera, al momento quarta in classifica, e tutti noi ci auguriamo che si possa presto tornare alla normalità.

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