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Storie di Primavera

Foto di Martina Cutrona

Da qualche anno l'Atalanta si sta dimostrando una delle più belle realtà del calcio italiano, merito soprattutto di un settore giovanile che, dall'inizio degli anni novanta, dall'avvento di Mino Favini, viene invidiato da tutto il mondo. 


Ogni anno tanti giovani talenti prendono il volo: Caldara, Conti, Kulusevski per fare dei nomi, e ogni anno altrettante giovani leve si preparano a fare il grande salto, a mettersi in mostra nel calcio che conta. 
Bomber indiscusso della Primavera bergamasca, l'attaccante classe 2001 Roberto Piccoli è uno di essi.
Attaccante fisico, capace di giocare sia spalle alla porta, sia di cercare la profondità, il centravanti bergamasco risulta essere uno dei migliori prospetti italiani nel suo ruolo, visti anche e soprattutto i 17 gol segnati in questa stagione, tra cui 7 in 12 presenze stagionali e 8 in 7 presenze in UEFA Youth League, guidando i nerazzurri nelcorso della prima avventura nella competizione europea giovanile. 
Nato e cresciuto a Bergamo, Roberto Piccoli è un grande tifoso della dea, squadra della sua città, che lo ha visto crescere, maturare ed esordire nella massima serie italiana, scendendo in campo in ben 2 occasioni: nel pareggio contro l'Empoli e nella vittoria contro l'Udinese, entrambi match dello scorso anno. 

Come ogni giovane calciatore, ovviamente, il sogno da coronare è quello di diventare un calciatore professionista, obiettivo del tutto all'altezza per un giocatore che in questi giorni sta facendo parlare molto di sé, in positivo ovviamente. Accostato tra i tanti club anche alla Juventus, squadra dove ha militato Mario Mandzukic, calciatore a cui la punta si ispira per fisico, ruolo, duttiità, la seconda volontà di Piccoli è quella di vincere tanti trofei, puntando ad arricchire il proprio palmares che già può contare un Campionato Italiano Primavera e una Supercoppa Italiana Primavera, merito anche di un suo gol nella finale, vinta per 2-1, contro la Fiorentina. Per raggiungere questo obiettivo però è molto importante la costanza e l'allenamento, che, ora come ora, risulta essere imprescindibile, anche se da casa, soprattutto per farsi trovare pronti al rientro. 


Raramente distaccati dal mondo della tecnologia e affascinanti dal mondo dello sport in generale, i giovani di oggi rappresentano una generazione differente, una generazione che  Roberto Piccoli non segue. La punta bergamasca è, infatti, da considerarsi uno sportivo a tutto tondo, che di passioni ne ha tante, ma anzicchè seguire serie tv e passare le giornate su Netflix, preferisce pedalare tra le strade di Bergamo e seguire in prima persona le partite di NBA.

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