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Storie di Primavera

Andonov 7,5: una prima frazione in cui sfoggia dei riflessi degni di un felino; il triplo intervento al 35' è un capolavoro di fondamentali mescolati all'istinto. Di solito il suo difetto è la mancanza di continuità o concentrazione, oggi è semplicemente dominante.

Corradini 7,5: dà geometrie ed equilibrio in una partita dai ritmi talmente alti da far saltare qualsiasi schema. Sempre mortifero con le sue traiettorie da calcio piazzato. Freddo come il ghiaccio per il rigore decisivo.

Di Stefano 7: Aquilani gli confeziona un ruolo da regista offensivo che manda in confusione i difensori avversari, lui ci mette del suo con una serie di movimenti imprevedibili e di giocate di fantasia. Dal 90' Frison S.V.

Favasuli 6,5: al tramonto del primo tempo si lascia finalmente andare e rischia di fare il gol della giornata, fermato solo da uno straordinario Milan e dalla traversa. Tanta corsa e dedizione.

Capasso 7: nel primo tempo tanta frenesia e voglia di incidere con il suo dribbling, ma spesso si perde in un bicchier d'acqua proprio per l'eccesso di voglia. Nel secondo tempo tutt'altro impatto: dribbling, corsa e soprattutto la giocata che spacca in due la partita e che manda Corradini sul dischetto. Dall'86' Egharevba S.V.

Biagetti 7: mette nel taschino Akhalaia e Caccavo per 90 minuti, offrendo anche una buona qualità per impostare da dietro

Toci 6,5: interpreta il ruolo come le classiche punte da vecchia scuola, sempre a disposizione dei compagni e tanto lavoro di difesa di palla e sponde spalle alla porta. 

Amatucci 6,5: grinta e ordine al servizio della squadra, nella ripresa sembra avere energie infinite e si mette a fare il centrocampista a tutto campo con un atletismo spaziale.

Kayode 6,5: un treno che si sgancia costantemente dalla difesa per dare un'opzione in più alla fase di costruzione. 

Seck 6: timido all'inizio, lievita come un buon prodotto da forno, lentamente ma con costanza, per poi spegnersi nuovamente nel finale. Dal 70' Agostinelli 6: buono l'impatto sulla gara, senza strafare ma con grinta.

Krastev 6,5: prende sul serio il ruolo di leader silenzioso della retroguardia, gestisce da lontano e perlustra molto bene la sua zona, senza dare spiragli agli avversari.

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