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Pari e patta tra Sassuolo e Juventus, che alla prima giornata del Primavera 1 2022/2023 si sono divise la posta in palio pareggiando per 1-1. Kevin Bruno ha risposto a Samuel Mbangula, segnando al suo esordio in Primavera 1 da titolare: mister Emiliano Bigica se lo coccola, la dirigenza pure.

Step by step

E' stato un anno da ricordare per Kevin Bruno. A marzo il classe 2005 ha vinto con la U18 del Sassuolo allenata da Emmanuel Cascione il torneo di Viareggio, trionfando ai rigori nella finale di Pontedera contro i nigeriani dell'Alex Transfiguration. Dopo i 120', sono stati necessari i tiri dal dischetto per risolvere la contesa, ma i neroverdi hanno trionfato nuovamente nella “Coppa Carnevale” dopo il successo del 2017, quando il calcio italiano conosceva la stella di Gianluca Scamacca. Poche settimane dopo è arrivata la chiamata di Bernardo Corradi per l'Europeo U17: lo stesso Bruno ha rivelato di aver scoperto con gli amici di essere stato convocato dal ct azzurro, che lo ha messo titolare alla prima gara contro la Germania. Un suo gol non è bastato ad evitare la sconfitta finale per 2-3, ma il talentino degli emiliani si è messo in luce giocando da titolare tre match su quattro, compreso il prestigioso quarto di finale contro l'Olanda che ha decretato l'eliminazione degli azzurrini. La scalata del mancino 17enne continua con l'esordio nel finale di stagione in Primavera 1 contro la Juventus e sempre contro i bianconeri ha realizzato il primo gol in all'esordio dal 1' con la formazione allenata da Emiliano Bigica. Ma la sensazione è che la storia tra Kevin Bruno e il Sassuolo sia ancora all'inizio.

Physique du rôle

Le qualità, Kevin Bruno, ce le ha tutte: mancino prelibato, fisico mingherlino e rapidità di gambe dettata dal baricentro basso. Contro la Vecchia Signora di Paolo Montero ha infilato il pareggio al 72' realizzando un tap-in su rasoiata di Edoardo Pieragnolo. Bruno ama agire tra le linee, risulta letale e imprendibile nelle accelerazioni e nei cambi di direzione nei pressi dell'area. Che parta da ala di un tridente, da trequartista puro o da seconda punta, il suo modo di condurre e giocare la palla non cambia. Per movenze e delicatezza nei tocchi di palla ricorda un primo Tommaso Baldanzi, trequartista classe 2003 che ha fatto le fortune dell'Empoli Primavera negli ultimi due anni. La fiducia di Corradi e la presenza guadagnata con la nuova Italia U18 dimostra come sia sul lato nazionale che sul lato club goda la fiducia degli addetti ai lavori. Non spicca particolarmente, ancora, per produzione offensiva: Bruno può e deve aumentare l'indice dei pericolosità delle sue giocate, ma le statistiche dimostrano come parta da una base importante anche a livello di gol e assist. In un Sassuolo così intrigante può recitare un ruolo da protagonista.

Sulle orme dei grandi

E' facile accostare il suo nome di fianco a illustri prodotti della cantera del Sassuolo che hanno spiccato il volo nel grande calcio, su tutti Giacomo Raspadori e Gianluca Scamacca: il classe 2005 sembra avere i mezzi tecnici per esplodere in Primavera, ma Bigica può contare su un reparto offensivo di grande qualità. La coppia di mancini D'Andrea-Bruno ha seminato il panico alla prima di campionato, con il nazionale U17 che si è spostato sulla sinistra per favorire le convergenze dell'ex-SPAL. Ciò che non è mancata, è stata l'incisività dalla trequarti in su: il Sassuolo può contare sui suoi gioiellini fatti in casa e si candida ad essere la prossima mina vagante del Primavera 1, sullo sfondo la società neroverde cerca la formula migliore per portare Bruno in prima squadra.

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