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Storie di Primavera

Foto: Alberto Benaglia
Foto: Alberto Benaglia

A volte basta una scintilla per cambiare il corso degli eventi. Una scintilla per far riaccendere una speranza. Questo il riassunto in poche semplici parole di una partita che definire pazza sarebbe riduttivo. Stiamo parlando di Inter-Cagliari, semifinale delle Fasi Finali del campionato Primavera 1. Ci si gioca tutto, l'accesso alla finalissima e la tensione è alle stelle da una parte e dall'altra. L'aria è pesante, non solo per il meteo avverso, ma perché la stagione passa da questi 90'. La squadra di Chivu con due risultati su tre per andare avanti, mentre la squadra di Agostini obbligata a vincere per approdare alla finale. I rossoblu riescono a sovvertire il pronostico nei primi 45', un tre a zero netto che non lascia spazio a repliche per i nerazzurri. Doppietta di Desogus, di cui il primo una perla su punizione, e il rigore di Luvumbo fanno andare al riposo con una certa tranquillità la squadra sarda. 

Nella seconda frazione Chivu prova a cambiare. Pronti, via e due cambi per cercare di dare una svolta alla gara. Si intravedono sprazzi di gioco e di occasioni, ma la palla fatica ad entrare. La difesa rossoblù guidata da un super Palomba tiene botta, concedendo poco o nulla agli avversari. Il ticchettio dell'orologio avanza. I minuti scorrono inesorabili, Chivu si gioca la carta Abiuso. Bomber nativo proprio di Sassuolo. Basta poco per riaccendere la fiammella della speranza. Bisogna essere al posto giusto nel momento giusto. Minuto 77', D'Aniello respinge corto e Abiuso accorcia le distanze. Sì, proprio lui. Fabio Abiuso. L'aria di casa lo rinvigorisce, dopo un 2022 in cui tra minutaggio e gol si era visto pochissimo. Il gol lo esalta, così come riaccende le speranze nerazzurre. Recuperare due gol sembra quasi impossibile, soprattutto a questo Cagliari, ma la definizione ‘Pazza Inter’ non è solo per la prima squadra. Siamo al 90' e il risultato è ancora 1-3. L'Inter si gioca le ultime chance e prova a rendersi pericolosa con i calci piazzati. Iliev scodella al centro, di testa svetta Abiuso più in alto di tutti e pallone in rete. E' 2-3. La scintilla fa il suo effetto e ancora l'attaccante trova la rete che riapre tutto. Passano due minuti e l'Inter trova il 3-3 in mischia, Abiuso e Sangalli si contendono il pallone, ma è quest'ultimo che realizza il la rete che fa scattare la panchina nerazzurra in campo. La partita scivola via anche nei supplementari. L'Inter vola in finale. 

Man of the match manco a dirlo: Fabio Abiuso. Lui profeta in patria capace di far riaccendere le speranze nerazzurre. Il destino ha voluto che proprio lui, a casa sua, decidesse il futuro della sua squadra. Una scintilla può cambiare il corso di una partita e per Abiuso anche di una stagione. Otto le sue reti in campionato, ma soltanto due nel girone di ritorno a fronte di un minutaggio più scarno rispetto a quello di inizio stagione. In silenzio, ma sempre lavorando sodo. Questa la stagione dell'attaccante nerazzurro. Le lacrime al triplice fischio racchiudono tutto. Gioia, emozioni e la consapevolezza di essersi tolto un peso dalle spalle. La scossa dell'Inter si chiama Fabio Abiuso, lui che ha deciso di essere profeta in Patria. 

FOTO: ALBERTO BENAGLIA

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