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Foto: Martina Cutrona
Foto: Martina Cutrona

Galassi 6: tante parate importanti che tengono in linea di galleggiamento i suoi. Sulle reti ha poco da rimproverarsi.

David 5,5: perde il confronto diretto con Kayode su tutta la linea. Troppo timido quando è lui a dover offendere e impreparato sugli strappi in profondità dell'avversario.

Elefante 6: limita i danni come può, dando stimoli ai compagni e battagliando su ogni pallone con Toci.

Ferretti 5,5: perde spesso la bussola in marcatura, Toci e Nardi lo fanno deragliare in più occasioni.

Barducci 5,5: non dà impulsi per ampi tratti della gara, soffre molto la qualità degli avversari. Dal 53' Ghinelli 5,5: meno convincente rispetto agli altri subentranti, si vede solo a tratti e di rado si impone sugli avversari nei duelli.

Bernardi 5,5: poca verve, sembra subire il corso degli eventi senza voler provare a sovvertirli. Dal 64' Lo Giudice 6,5: entra in campo di prepotenza, senza paura di sbagliare. Ha pochi palloni per incidere ma non sbaglia le scelte.

Suliani 5,5: assente ingiustificato nella prima mezz'ora, sente di più il campo nella ripresa ma non innalza in maniera sufficiente il suo apporto alla partita.

Carlini 5,5: più attivo nella ripresa, dopo le tante difficoltà nell'emergere in un primo tempo scomodo. Dal 74' Sette 6: pochi minuti per incidere, quanto basta per dare un contributo in termini di voglia e sacrificio.

Pieraccini 5: è l'anello debole della retroguardia; mal di testa continuo sulle galoppate di Favasuli. Prende le contromisure solo nell'ultimo quarto d'ora, complice anche il baricentro più basso dell'avversario di fascia.

Gessaroli 6,5: di orgoglio, di forza e di spirito l'incornata per il gol che ha restituito coraggio ai compagni. Poco altro però in una partita generalmente di sofferenza. Dal 74' Spatari S.V.

Liburdi 5: prestazione evanescente, evapora nel giro di pochi minuti sbagliando molte scelte. Dal 53' Ferrara 6,5: è lui a dare le fiammate più scintillanti nel tentativo di rimonta del Cesena. Tanta voglia di creare i presupposti di un impensabile ribaltone, ma anche una chance nitida per far male in cui si infrange solo sulla schiena di Vigiani.

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