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Storie di Primavera

In Lettonia la vita scorre piuttosto tranquilla, anche durante la pandemia che ha sconvolto il mondo intero. A maggior ragione a Rezekne, piccola cittadina di quasi quarantamila anime, circa 250 chilometri a Est della capitale Riga. Qui, nel campetto vicino a casa, Dmitrijs Zelenkovs si tiene in forma, regalando ai suoi follower su Instagram un po’ di trick shots eseguiti con un mancino che canta. Una qualità che abbiamo imparato a scoprire anche in Italia, in modo particolare a Monteboro, quartier generale delle giovanili dell’Empoli. Già perché il club azzurro ha pescato “Dimi” all’età di sedici anni, portandolo in Toscana e crescendolo fino ad accompagnarlo alle porte di una prima squadra alla quale il classe 2000 si è affacciato per la prima volta durante questa stagione.

Dopo aver mosso i primi passi nella sua Rezekne, Zelenkovs si è trasferito a dodici anni a Liepaja insieme alla famiglia. Due stagioni su ottimi standard lo hanno indirizzato verso Riga, il primo check point per ogni talento lettone desideroso di scrivere la sua storia nel mondo del calcio. Due anni nel Metta/LU, poi l’occasione da cogliere al volo: l’Empoli se lo è assicurato nella stagione dell’Under 17, quella del fisiologico ambientamento prima di imporsi definitivamente con la Primavera. Promozione in Primavera 1 nel 2017/18, salvezza centrata l’anno successivo con un traguardo che appariva impossibile a metà campionato, ma che gli azzurri sono riusciti a conquistare anche grazie alla firma di Zelenkovs. È stato suo il gol del pareggio nella sfida di andata del playout contro il Genoa, prima del 3-1 casalingo col quale l’Empoli ha potuto far scattare la festa.

Big time players make big time plays, in big time games”. Dmitrijs forse non conosce il mantra di Santana Moss, ex giocatore di football dei New York Jets e degli Washington Redskins. Ma sicuramente lo ha messo in pratica nella partita più importante della scorsa stagione, ripetendosi quest’anno quando con una punizione chirurgica ha regalato all’Empoli il successo nel derby Primavera contro la Fiorentina. Lasciare il segno quando conta sta diventando il marchio di fabbrica del mancino lettone, che per la capacità di giostrare in più ruoli (trequartista, esterno e anche mezzala) ricorda da vicino Piotr Zielinski, che proprio con l’azzurro Empoli fu capace di spiccare il volo verso una carriera di altissimo livello. Sprazzi di talento, quelli lanciati da “Dimi”, che gli hanno aperto anche le porte della prima squadra. Apprezzato da tutti e tre i tecnici che si sono alternati sulla panchina dei toscani, stimato e incoraggiato dai compagni più esperti, Zelenkovs ha messo a referto già due panchine coi grandi, in Coppa Italia contro la Reggina e in Serie B contro il Chievo. Un curriculum impreziosito da una trafila di spessore anche con le nazionali giovanili lettoni, che si è arricchita con l’esordio in un Under 21 nella quale ha già conquistato il posto da titolare, con tanto di doppietta nel “derby del Baltico” contro la Lituania. Ragazzo intelligente, che parla e scrive in un ottimo italiano, “Dimi” sta iniziando a far sentire la propria voce anche in campo, guadagnandosi non a caso la fascia da capitano della Primavera in un paio di occasioni. Gli esempi calcistici, d’altronde, se gli è scelti con cura: ammirava Iniesta e Pirlo, ma è proprio dal “sosia” Zielinski che prova a prendere spunto. E chissà che a breve non possa davvero seguire le orme del polacco, diventando il nuovo talento in rampa di lancio dal vivaio empolese.

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