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Foto: Martina Cutrona
Foto: Martina Cutrona

Dopo anni di profondo anonimato, finalmente il Torino sembra esser tornato a fare la "voce grossa" all'interno del campionato di Primavera 1. I Granata infatti attualmente occupano con ventisei punti il terzo posto in classifica, con un piazzamento playoff consolidato grazie anche alla vittoria prima della sosta contro la Fiorentina. Grande merito va sia al "timoniere" di questa squadra ovvero Giuseppe Scurto ma anche ad una dirigenza in grado di individuare i giusti profili da poter aggregare alla formazione Primavera. Il fiore all'occhiello della campagna acquisti 2022/2023 è sicuramente Francesco Dell'Aquila, diventato in pochi mesi il grande trascinatore dell'U19 granata. 

Sfumature biancazzurre 

Romano di nascita, Francesco cresce nel settore giovanile del Nuova Tor Tre Teste, una società tra le più blasonate a livello nazionale in grado di lanciare verso le porte del grande calcio  giocatori del calibro di Luca Pellegrini ma anche tanti altri. Nel 2019, alcuni club professionistici mettono gli occhi sul classe 2004: tra questi c'è la Spal una società che di giovani se ne intende. Cosa fare? Rimanere nella Capitale o cambiare radicalmente la propria vita sposando la causa estense? Dell'Aquila senza esitazioni opta per la seconda opzione. Scelta non fu più azzeccata: il classe 2004 infatti si mette sin da subito in evidenza come uno dei profili più interessanti del settore giovanile biancazzurro.

Sul tetto d'Italia

"La sconfitta di oggi sarà il trampolino per la vittoria di domani": nella stagione 2020/21 Dell'Aquila trova la propria dimensione all'interno della formazione U17 totalizzando otto reti ed otto assist in dodici gare di campionato permettendo anche alla Spal di raggiungere le fasi finali del campionato. Aperta e chiusa parentesi: facevano parte di quella squadra anche due  conoscenze del campionato Primavera come Gvidas Gineitis e Luca D'Andrea. L'entusiasmo dei ferraresi però viene spento in semifinale dalla Roma di Faticanti e Missori che grazie ad un goal al 121' accede alla finale. Una sconfitta che non ci voleva. Che brucia. Il duro lavoro però paga sempre: infatti Dell'Aquila, promosso in U18, si prende nuovamente sulle spalle la Spal totalizzando 23 reti e 5 assist in 34 partite trascinando nuovamente i biancazzurri ai playoff. Grazie ai suoi due goal in finale contro il Bologna, la Spal riesce a laurearsi 57 anni dopo campione d'Italia. 

Un identikit preciso

Le prestazioni eccellenti del fantasista romano non passano inosservate finendo nel mirino del Torino. Su intuizione del ds Vagnati, nel gennaio del 2022 Dell'Aquila viene acquistato dai granata i quali però decidono di lasciarlo in prestito per sei mesi agli estensi.  Aggregato alla Primavera ad inizio di questa stagione, il classe 2004 è uno dei pallini di Giuseppe Scurto suo grande estimatore sin dai tempi di Ferrara. Dotato di un cambio passo notevole, Francesco predilige la fase realizzativa a quella di assistenza avendo già segnato 5 reti in 10 presenze. Nato come ala destra nel 4-3-3, Dell'Aquila può essere impiegato come trequartista nel 4-3-1-2(trasformandosi come punta aggiunta in fase offensiva) ma anche come seconda punta. Il classe 2004 è un numero dieci "atipico" il quale sa conciliare  la fase offensiva a quella difensiva. Frenato da un'ernia inguinale, Scurto ha dovuto impiegare il proprio "jolly" con il contagocce inserendolo spesso a partita in corso. Nonostante un impiego a "mezzo servizio," il fantasista ha letteralmente trascinato il Toro al terzo posto in graduatoria: decisive le sue zampate nelle rimonte contro Atalanta e Cesena. 

Tempo al tempo

Negli ultimi anni, è difficile trovare una società italiana disposta a puntare fino in fondo su un giovane di buone speranze. Sicuramente, la firma del primo contratto da professionista è la testimonianza della fiducia a lungo termine che il Torino ripone nei confronti del ragazzo. Complice un inizio di stagione sopra le righe, Dell'Aquila ha spesso preso parte agli allenamenti della prima squadra destando anche molti apprezzamenti da parte di Juric. Si sa, l'allenatore croato è da sempre attento ai giovani: basta pensare ai tanti "under" lanciati in prima squadra come Lovato,Udogie e Ilic per fare alcuni nomi. Diamo però "tempo al tempo, una cosa però è certa: ne vedremo delle belle. 

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