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Storie di Primavera

In attesa di ripartire nella sua prossima avventura da allenatore, mister Pasquale Catalano ha concesso un'intervista esclusiva ai nostri microfoni. Diversi i temi trattati, tra i quali non è mancato un pensiero su Drissa Camara, giovane ivoriano allenato da Catalano quando sedeva sulla panchina della Primavera del Parma (stagione 2018/19, ndr) che oggi ha fatto il suo esordio in Coppa Italia. Queste le sue dichiarazioni a MondoPrimavera.com

Oggi ha esordito Camara nel Parma: lei lo ha allenato in Primavera proprio in gialloblu, quando era sotto età: cosa pensa del ragazzo e dove potrebbe arrivare?

“Camara ha fatto l’esordio oggi ma che è un talento lo si vedeva già quando lo allenavo io. Deve stare solo bene fisicamente. Già due anni fa veniva spesso aggregato alla prima squadra e questo vuol dire tanto. Per la personalità che ha, può fare tanta strada".

Cosa pensa riguardo allo stop dei campionati giovanili?

"Lo stop è un peccato per questi ragazzi perché purtroppo perdono tempo, ma chiaramente la salute viene prima di tutto. Per quanto riguarda la Primavera, ritengo che si sarebbe potuto attuare il protocollo della prima squadra, così da dare ai ragazzi la possibilità di giocare. Alcuni si allenano spesso con i grandi e sarebbe stato giusto attuare i protocolli per far giocare almeno la Primavera".

L'Italia di Mancini è tornata a ottimi livelli grazie soprattutto all'apporto dei giovani: è il chiaro segnale che puntare su di loro sia la strada giusta?

"L'Italia di Mancini ha creato entusiasmo con il suo modo di giocare, sembra una squadra di club per l'entusiasmo che trasmettono i suoi calciatori. Giocano un calcio molto tecnico e si vede che si divertono a farlo. I giovani giocano se sono bravi, non credo che ci siano degli allenatori che non li fanno giocare in base alla carta d'identità".

Nel suo futuro preferirebbe allenare una prima squadra o quella di un settore giovanile?

"Al momento sono senza squadra. In primis mi piacerebbe tornare presto ad allenare, Primavera o prima squadra per me non fa differenza".

Nella sua esperienza al Prato ha allenato un giovanissimo Cistana, che qualche anno dopo ha fatto bene in Serie A con il Brescia. Già si intravedeva del potenziale nel ragazzo? E se si aspetta nel futuro qualche chiamata di squadre importanti di A?

"In quel Prato avevamo una rosa di ben 17 under su 22. Cistana ha fatto un bel percorso, ma c'erano tanti ragazzi alla prima esperienza tra i professionisti che hanno fatto bene e che nei prossimi anni saliranno sicuramente di categoria. Tutti insieme si gioca bene ma si vincono poche partite (ride, ndr)".

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