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Storie di Primavera

Da quando siede sulla panchina Mister Gasperini, l’Atalanta sta facendo parlare di sé anche fuori dai confini nazionali, per il suo gioco aggressivo e coinvolgente, fatto di duelli individuali e tanta intensità.

Ma nella nostra penisola, chi è appassionato di calcio (anche un minimo), sa benissimo che il nome Atalanta viene associato a programmazione: la società orobica ha anche uno stadio di proprietà (il Gewiss Stadium, ex Atleti Azzurri d’Italia), acquistato e rinnovato da poco; e continua nel percorso di valorizzazione e crescita delle risorse interne.

Zingonia, nome quasi leggendario ormai, è da anni un centro di eccellenza.

E, se è vero che la floridità di un settore giovanile (con visione agonistica, chiaramente) si vede dal numero di giocatori che negli anni lavorano ai massimi livelli nel calcio, allora possiamo definire l’Atalanta un costante modello di riferimento.

L’anticamera del professionismo (così viene definita la Primavera): andiamo ad approfondire, tramite i dati tecnico-tattici, cosa sta facendo vedere quest’anno la Primavera di Mister Brambilla.

I dati, prodotti da Footure Lab, azienda specializzata nel monitoraggio delle prestazioni (tecniche e tattiche) della nuova generazione di giocatori, ci danno un indirizzo oggettivo per comprendere sotto un nuovo punto di vista le caratteristiche del team orobico e dei suoi protagonisti, i giocatori.

Ad oggi l’Atalanta è prima in classifica (ma andremo oltre, beyond the result) dopo dieci partite giocate nel campionato, con un cammino sin qui da rullo compressore: 9 vittorie e 1 pareggio (3-3 contro la Roma all’ottava giornata), con 31 gol fatti e 9 subiti.

Mister Brambilla schiera la sua squadra, sin dal suo avvento nel 2017, prevalentemente con un 4-3-3 come modulo basico, con una rosa mista di classe 2000, 2001 e 2002 (questa annata con ottima potenzialità).

Andiamo a comprendere, in profondità, le caratteristiche della squadra attraverso i dati Footure Lab.

Partendo dal “basso”, dalla fase di costruzione (inizio azione e costruzione dinamica), facciamo subito un confronto con lo scorso anno: nella stagione 2018/2019 i neroazzurri impressionavano per qualità tecnica e i dati in costruzione confermavano quanto detto, dato che la squadra di Mister Brambilla aveva quasi “necessità” di costruire dal basso per sviluppare con esito positivo la manovra (ovvero consolidare il possesso nella metà campo avversaria), dato ancora più eclatante se consideriamo che non vi erano ancora le nuove su rimessa dal fondo.

Quest’anno, in quasi il 70% dei casi la squadra ricerca la soluzione corta da rimessa dal fondo, ma con una percentuale molto più bassa rispetto allo scorso anno di esito positivo, come si vede dal grafico sotto.

Basti pensare che l’anno scorso la percentuale sfiorava il 75% di esito positivo: un dato in comune con la stagione precedente risulta essere la scarsa incisività quando si ricerca la soluzione lunga, dove le percentuali di consolidamento del possesso scendono sono il 30%.

La situazione “migliora” in termini statistici, in fase di costruzione dinamica, ovvero in situazione di palla in movimento nei primi 30 metri.

Mediamente l’Atalanta ha un possesso palla del 55% in campionato Primavera 1 (56% in Youth League) e i passaggi sono 494 (499 in Youth League), con una precisione del 87%; questa è solo statistica chiaramente, perché poi la “qualità” di questo dato deriva da quanto un determinato passaggio si relaziona con spazio e e tempo.

Andiamo ora negli ultimi 30 metri, ovvero cerchiamo di analizzare in che modo la squadra bergamasca attacca la linea difensiva avversaria, quanto e in quale tipologia riesce ad essere incisiva.

Come la scorsa stagione, a livello di volume spiccano i tentativi su cross e traversone, ma ciò che balza maggiormente all’occhio è la triangolazione (modalità di attacco linea che maggiormente denota capacità tecniche negli ultimi metri): il rapporto tra i tentativi e la pericolosità è molto elevata, a testimoniare la qualità dei giocatori che compongono (e si alternano) nel tridente offensivo.

La pericolosità è derivata da situazioni in cui gli attacchi linea si tramutano in occasioni gol e azioni promettenti (glossario SICS).

L’Atalanta tenta la conclusione mediamente 20 volte nel campionato Primavera 1 e 14 in Youth League; un altro dato rilevante per comprendere il “dominio offensivo” risulta essere il numero di tocchi palla nell’area avversaria.

Analizzando le prime cinque del campionato Primavera 1, l’Atalanta risulta essere particolarmente “presente” con una media di 25 tocchi in area per partita, seguita da Roma e Inter.

In Youth League nelle vittorie contro Dinamo Zagabria e Shakhtar ha schiacciato l’avversario a ha avuto il predominio del gioco, ma la partita contro il Manchester City è stata l’unica dove la squadra orobica ha  sofferto di gran lunga l’avversario in termini tecnici: 11 tocchi in area contro i 33 degli inglesi, Xg 1 vs 1,08 e 5 conclusioni contro le 14 della squadra allenata da Paul Harsley.

In fase di non possesso invece vediamo “l’intensità” del pressing, calcolato come passaggi “concessi” agli avversari nella loro metà campo: più è basso il numero, più risulta essere aggressiva l’azione di pressing della squadra.

L’Atalanta, confrontando questo dato con le prime 5 del Primavera 1, risulta essere leggermente indietro, seppure con un dato di ottima caratura.


La squadra di Brambilla risulta essere equilibrata, aggressiva e con tanta qualità (come da prassi da quelle parti) nei singoli: tralasciando i fuoriquota (Guth, Heidenreich, Colley, Cambiaghi, N’Diaye, Da Riva), in rampa di lancio troviamo i 2001, il centrale difensivo Okoli e il terzino sinistro Brogni, i centrocampisti Cortinovis e Gyabuaa e il corazziere Piccoli; la classe 2002 dà già ampie garanzie, con i nazionali Panada (centrocampista capitano nelle competizioni di categoria della nazionale italiana) e il terzino Ruggeri (anch’egli nazionale di categoria) senza parlare del crack Traorè, ormai quasi in pianta stabile con la prima squadra.

In campionato, prima della sosta natalizia, l’Atalanta incontrerà Chievo, Bologna e Inter: tre tappe importanti per confermare la solidità e la qualità fin qui mostrate.

 

Dati prodotti da Footure Lab

Elaborazione e scrittura di Francesco Mura

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