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Idasiak (6): gara di normale amministrazione per lui che poche volte viene chiamato in causa e che sul gol di Martella poco può fare. 

Costanzo (6,5): si fa in due per la squadra, ampliando molto il proprio raggio d'azione e svariando sia sul fronte offensivo che difensivo, rivelandosi fondamentale in molti ripiegamenti. 

Tsongui (5,5): nel primo tempo giocano molti palloni dalla sua parte e sembra aver maggiore spazio per rendersi pericoloso, sfruttandlo in maniera discreta. Nella ripresa viene cercato molto poco ed è distratto sul gol di Martella, facendosi sorprendere da Pavone. Dal 80' Vrakas (S.v). 

Virgilio (6): al centro della difesa non può far granchè, oltre che interrompere le offensive aree del Pescara. Gli avversari giocano molto sulle corsie esterne e lui si occupa prevalentemente dell'impostazione da dietro. 

Manzi (5): gara al limite della sufficienza prima che a 10' dal termine si perda Martella al vertice dell'area e gli permetta al 2 di insaccare in rete un gol pesantissimo in ottica salvezza. 

Senese (5,5): cerca di far valere tanto il suo valore e corre d'appertutto creando anche diversi pericoli per gli avversari. Ciò non lo rinnova nel secondo tempo, dove soffre un calo fisico che non gli permette di offrire quanto fatto nel primo tempo. 

Zanon (6): le migliori iniziative partono dai suoi piedi e lui si muove molto sul fronte del centrocampo e della trequarti di campo. Nonostante ciò spesso si dimostra prevedibile per gli avversari ed è per questo che non fa emergere il suo valore tecnico. Dal 80' Cioffi (6): entra per tentare di ritrovare il pareggio e lui ci prova in diverse occasioni, tra le quali emerge quella nel finale, dove Sorrentino gli nega il gol con un intervento monumentale. 

Zedadka (6,5): nonostante a livello qualitativo dinanzi la porta sia troppo poco pericoloso, nell'arco dei 90' di gara fa vedere a sprazzi la sua ottima qualità tecnica e cresce in maniera esponenziale, servendo palloni in ogni zona del campo. 

Palmieri (5): anch'esso come Pavone tra le file del Pescara è molto spento e trova con difficoltà la giocata vincente. Gara da dimenticare per il nove partenopeo. 

Labriola (6,5): il dieci degli azzurri è colui che cerca di rendersi pericoloso in diversi modi, al contrario dei suoi compagni. Spesso è temuto dagli avversari e riesce ad arrivare in area con ottime giocate. Dopo poco gli avversari lo raddoppiano per ogni suo possesso e va in difficoltà minuto dopo minuto, subendo anche diversi falli. Dal 70' Marrazzo (5,5): non fornisce gli effetti sperati dal tecnico che gli chiede di offrire quanto fatto da Labriola. Ciò non accade ed è un protagonista in negativo delle battute finali del match. 

Vianni (5,5): viene cercato in poche occasioni dai compagni, ma quando viene servito fa vedere sprazzi di qualità tecnica e tattica. Ciò non basta, perchè dinanzi òla porta è quasi sempre assente e non lascia il segno. Dal 70' Sgarbi (5,5): anch'esso è in ombra e come tutta la squadra subisce il colpo mentale dovuto al gol di Martella. Ciò non gli permette di far granchè. 

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