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Foto di Chiara Bertuccio

Nell’annata 2018/19 la Sampdoria Primavera si è salvata all’ultima giornata di campionato dalla retrocessione con una roboante vittoria per 6-1 contro il Chievo Verona, ma nella stagione successiva i blucerchiati si trovano a febbraio in piena lotta per i playoff. Tutto merito di una campagna acquisti mirata alla rinascita della squadra Under 19 e fra questi colpi di mercato ce n’è uno sicuramente andato a buon fine. Stiamo parlando di Felice D’Amico, attaccante classe 2000 nato a Palermo il 22 agosto, che sta vivendo una delle sue migliori stagioni della sua carriera sotto la guida di mister Cottafava. La storia di questo giovane calciatore vale la pena di essere raccontata, visto che ha dovuto far fronte a problemi che coinvolgono, purtroppo, alcuni ragazzi palermitani, come racconta il suo agente Giuseppe Accardi ai microfoni di Tutto Mercato Web. All’età di 8-9 anni, infatti, è stato tolto dalla strada e accolto nella sua famiglia da Iginio Lo Bianco e intorno ai 12 è stato portato da questi al convitto del Palermo. Da qui è iniziata la carriera sportiva del ragazzo siciliano, che di punto in bianco si è ritrovato in una struttura ben organizzata e con regole precise, molto diversa dalla situazione precedente; questo cambiamento è stato per lui decisamente netto anche dal punto di vista sportivo, come racconta sempre il suo procuratore, dal momento che per D’Amico non è stato facile abbandonare la mentalità del calcio di strada, del piccolo fuoriclasse che salta tutti gli avversari e va in porta nel campetto di periferia.

Nonostante tutto, con i rosanero brucia le tappe e in poco tempo passa dai Giovanissimi alle categorie superiori fino ad arrivare all’Under 17 e all’Under 19. L’attaccante passa nell’agosto 2017 con la formula iniziale del prestito all’Inter e inizialmente si ritrova a giocare nella squadra Beretti, con cui dimostra in maniera concreta di essere un profilo molto interessante. In questo periodo inizia, fra gli esperti di calcio giovanile, a crearsi il mito di Felice D’Amico, attaccante esterno veloce e dotato fisicamente, con una buona capacità di saltare l’uomo. Tornato a casa sua alla fine del prestito viene riscattato dall’Inter per 400 mila euro, anche se questa iniziale iniezione di fiducia non è subito ripagata, poiché il siciliano, nonostante l’esordio nel 2018 regalatogli da mister Vecchi, non trova spazio nella squadra Primavera e così il 18 gennaio 2019 è il giorno del suo trasferimento. A credere in lui è il Chievo Verona, che acquista D’Amico in prestito con l’obiettivo di farlo crescere e dargli minutaggio, oltre che di disputare una dignitosa stagione e ad oggi si può dire che tutti e due gli scopi siano stati raggiunti. Gli scaligeri hanno difatti concluso l’annata al sesto posto, mentre il ragazzo è arrivato, per la prima volta, a disputare una metà di stagione da protagonista in una categoria per lui mai raggiunta. Tornato alla casa base nel giugno di quell’anno, tante pretendenti tentano l’acquisto dell’esterno d’attacco e ad annunciare il colpo è la Sampdoria il 31 luglio 2019. Tesserato dai blucerchiati per la squadra primavera, si impone fin da subito nell’undici titolare dell’allenatore Cottafava e attualmente ha disputato 15 delle 20 partite fin ora giocate dalla sua squadra e sono ben 10 le reti segnate. Se la Samp, quindi, riuscirà a raggiungere i playoff per la vittoria del campionato primavera sarà merito di questo “tank” palermitano che sta riuscendo a unire con classe le sue doti fisiche con quelle tecniche e che, pur non avendo ancora esordito in prima squadra, ha già assaggiato il campo in qualche occasione quando è stato convocato da Claudio Ranieri.

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