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Storie di Primavera

Molla 5,5: il portierone azzurro stavolta non indossa il mantello, con un concorso di colpe sul gol del vantaggio brasiliano. Nel resto del match risponde da par suo, tenendo in piedi come può i suoi.

Lamanna 5,5: inizio da incubo, con Patryck che scappa via sulle sue zolle e indirizza il match sul binario verdeoro. Bravo a reagire, mostrando personalità e provando anche a farsi vedere in fase di spinta nella ripresa. (72’ Barbieri s.v.).

Dalle Mura 5: parte bene, con un paio di chiusure e un colpo di testa alzato in corner da Donelli. Poi, però, regala tre brividi in fase di disimpegno, che sarebbero potuti costare altrettanti gol.

Pirola 6: uno degli ultimi a mollare, baluardo quasi solitario nel tentativo di tenere in piedi la difesa azzurra. Unico neo, il mancato intervento nell’azione del raddoppio brasiliano.

Ruggeri 5,5: pizzicato fuori posizione nel contropiede che lancia il Brasile verso il raddoppio. Prova a salire di giri nella ripresa: bel suggerimento sprecato da Cudrig, ma poca precisione negli altri cross verso l’area avversaria.

Brentan 5: gara di sofferenza per la mezzala di scuola Sampdoria, che finisce preso in mezzo tra le iniziative di Patryck e quelle di Pedro Lucas. Una punizione a lato e poco altro. (62’ Oristanio 5,5: il “sesto uomo” azzurro è la mossa da tutto per tutto di mister Nunziata, ma stavolta dalla panchina non riescono magie).

Panada 5: sempre insidioso alla battuta dei calci piazzati, ma in costante affanno nel rincorrere gli avversari nella zona centrale del campo. Regia pallida per il regista azzurro.

Udogie 5: nel primo tempo è il più tonico della mediana, provando a usare il fisico per tamponare e ripartire. Sparisce alla distanza, stanco nel fisico e nella testa come tutti i suoi compagni.

Tongya 5,5: il trequartista juventino è il più ispirato dei nostri in avvio di gara, con un destro a giro terminato a lato per una questione di centimetri. Come tutti cala nella ripresa, non riuscendo a dare continuità alle buone cose del primo tempo.

Gnonto 5: encomiabile nel primo pressing, e spesso soggetto alle attenzioni poco amichevoli dei verdeoro, il classe 2003 stavolta stecca al momento di concretizzare due delle occasioni più ghiotte della serata, graziando Donelli di testa e a tu per tu.

Cudrig 5: una buona sponda per Tongya in avvio e una zampata mandata sopra la traversa che grida vendetta nella ripresa. Prova opaca per l’attaccante del Monaco, che deve anche arrendersi a un problema fisico nel finale. (79’ Capone s.v.).

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