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FOTO ELENA ACCARDI
FOTO ELENA ACCARDI

Verso le final six

In un turbinio di caos e incertezze dovute agli strascichi di una pandemia ancora non conclusa, l'unica vera e propria certezza nella fase finale del Campionato Primavera 1 è il suo format: le final six infatti sono una straordinaria ricetta vincente per dare spettacolo e competitività alle ultime partite prima di tagliare il traguardo e di scoprire chi vincerà il torneo. In un anno martoriato dai contagi da covid 19 (che tra dicembre e gennaio tornavano a numeri stellari), il maggior campionato U19 si affida alla sua formula vincente. Se per Inter e Roma le Final Four sono sicure grazie al piazzamento in campionato (i nerazzurri secondi e i giallorossi primi in classifica), per altre quattro squadre si aprono le porte delle semifinali: la terza nel girone unico, il Cagliari, affronterà la sesta nel tabellone generale, una sorprendente Sampdoria. Nell'altra sfida invece, l'Atalanta se la vedrà con la Juventus in uno scontro dalla fortissima tradizione, specialmente in tempi recenti. 

Quando e come si darà inizio alla magia

Ad aprire le danze, naturalmente, ci saranno le due semifinali, che andranno in scena il 24 e 25 Maggio allo Stadio “Ricci” di Sassuolo. A seguire, il 27 e 28 Maggio riflettori puntati sulle Final Four, sempre allo stadio Ricci di Sassuolo: la vincente della semifinale tra la Dea e la “vecchia signora” se la vedrà con la corazzata di De Rossi, la capolista Roma; per Chivu e i nerazzurri invece, l'avversaria arriverà dallo scontro tra i sardi e i blucerchiati. Per concludere, la ciliegina sulla torta: il Mapei Stadium di Reggio Emilia sarà il palcoscenico della finalissima, che si terrà il 31 Maggio.

 Pafundi, il classe 2006 convocato da Mancini ed esordiente in A 

Cagliari, tra spregiudicatezza e piedi per terra

La favola del Primavera 1 per eccellenza: in Sardegna non si partiva di certo con i favori del pronostico e i playoff sembravano cosa di altri, riservata a ben altre piazze; eppure, un gruppo che ha saputo abbinare il grandissimo talento alla visione proiettata sempre verso il futuro di uno staff preparato e affiatato, ha scritto una delle pagine più affascinanti della stagione. Dall'estro e la fantasia di Desogus, agli strappi di puro strapotere fisico di Luvumbo, passando per una cerniera difensiva che non lascia spiragli, con un Palomba all'anno dell'esplosione definitiva; poi, come non citare la solidità e la mentalità da leader di Kourfalidis, oltre alle idee di un allenatore come Agostini, che grazie al suo lavoro commovente con l'U19 ha guadagnato una chance per allenare la prima squadra, con un'idea meravigliosa in testa, centrare una salvezza che saprebbe di impresa. Insomma, il perfetto mix tra progetto serio e proteso verso il futuro e un capitale umano di grande qualità, consapevole anche dei propri limiti. E adesso, sognare costa davvero poco

Da favola a favola: la Sampdoria

Stagione da incorniciare anche per i blucerchiati: il campionato è un'altalena di emozioni fino a Marzo, con risultati pirotecnici e un'alternanza pericolosa di risultati promettenti e sconfitte fragorose. Poi, la svolta: la batosta con la Roma in casa (uno 0-4 senza storia) dà ai ragazzi di Tufano una sola certezza, per arrivare ai playoff serve un cambio di marcia impressionante. La Samp inanella una serie di risultati positivi convincenti, l'ambiente si compatta e nel mese di Aprile i liguri raccolgono 12 punti nelle ultime 6 partite, soffocando i sogni playoff di Milan, Sassuolo e Fiorentina. Un cammino ricolmo di momenti dove il cuore sfonda il petto e arriva in gola, ma a stagione conclusa i blucerchiati si trovano lì, nel teatro delle Semifinali Playoff, dove il razionale fa spazio all'imprevedibile, dove tutto può succedere, chiamare all'Empoli per conferme.

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